LEONE ALATO di Tarzo in Veneto | Come Arrivare e Dove Parcheggiare. Informazioni
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- 1 giorno fa
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il LEONE ALATO di Tarzo in Veneto
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IL NUOVO "LEONE ALATO" di Tarzo in Veneto di MARCO MARTALAR
Dopo il Drago Vaia Regeneration di Lavarone, la Lupa del Lagorai, l’Aquila Vaia vicino a Grigno, il Grifone Vaia del Tesino, il Radicosauro delle Plaze e l’Orso del Pradel, ecco un’altra incredibile opera di Marco Martalar: il Leone Alato di Tarzo (TV). La scultura sorge tra le colline del Prosecco e i laghi di Revine, simbolo di forza e rinascita, realizzata con il legno degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia. Imponente e maestoso, il Leone Alato, alto oltre 7 metri e lungo 10 metri, realizzato con oltre 3.000 pezzi di radici di alberi abbattuti dalla tempesta Vaia, sembra emergere dalla natura circostante come un guardiano silenzioso che domina il paesaggio, richiamando la tradizione e la storia del Veneto. Un’opera che accende la fantasia, invita alla contemplazione e regala un nuovo luogo suggestivo da visitare e fotografare. Come per tutte le creazioni di Martalar, anche questa scultura è temporanea: il legno non è trattato, quindi destinato con il tempo a decomporsi e scomparire, lasciando però un segno indelebile nell’immaginario di chi l’ha ammirata.

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COME ARRIVARE al LEONE ALATO di Martalar a Tarzo
È possibile arrivare al Leone Alato di Tarzo in auto o in bici, raggiungendo la zona dei Laghi di Revine, tra Tarzo e Revine Lago, nel cuore delle Colline del Prosecco. Una volta lasciata l’auto, basta seguire il percorso segnalato che in circa 10-15 minuti di cammino facile porta direttamente alla scultura, adatto anche a famiglie con bambini. Il sentiero è immerso nella natura e offre scorci suggestivi sui laghi e sulle colline circostanti, rendendo la passeggiata piacevole e accessibile. E' percorribile anche con passeggini. Il Leone Alato si trova in una posizione panoramica e silenziosa, dove domina il paesaggio circostante e diventa una cornice perfetta per foto e momenti di contemplazione. Ideale come gita in famiglia, tappa fotografica o esperienza che unisce natura, arte e tradizione veneta, nel cuore del territorio UNESCO delle Colline del Prosecco.


DOVE PARCHEGGIARE per vedere il LEONE ALATO di Martalar a Tarzo
L’area dispone di parcheggi nelle vicinanze, da cui parte il sentiero che conduce all’opera. È possibile parcheggiare nei pressi dei Laghi di Revine, dove si trovano aree di sosta dedicate e parcheggi a pagamento. Clicca qui per arrivarci facilmente con Google Maps. Le tariffe variano in base alla zona: auto a partire da circa € 1,00/ora oppure € 6 - 8 per l’intera giornata; per i camper sono previste tariffe leggermente più alte (in media € 1,50/ora o € 12-15 al giorno). Nei periodi di maggiore affluenza, come weekend ed estate, è consigliato arrivare presto per trovare posto.

QUANTO TEMPO per ANDARE a VEDERE il LEONE ALATO di Martalar a Tarzo
Per arrivare al parcheggio dei Laghi di Revine da Treviso ci si mette circa 40 minuti, da Vittorio Veneto meno di 20 minuti. Una volta parcheggiato, il percorso che conduce all’opera è breve e semplice: circa 10-15 minuti a piedi, super accessibile quindi anche con bambini o con passeggini da trekking.


QUANDO ANDARE a VEDERE il LEONE ALATO di Martalar a Tarzo
Non esiste un periodo migliore per vedere il Leone Alato di Tarzo: l’opera di Marco Martalar è affascinante in ogni stagione. In Primavera ed Estate il Leone domina le colline verdi e i Laghi di Revine, offrendo panorami luminosi e suggestivi. In Autunno i colori caldi dei vigneti e dei boschi circostanti creano un’atmosfera magica e perfetta per le fotografie. In Inverno, invece, la quiete e, quando capita, la neve che imbianca il paesaggio rendono tutto ancora più fiabesco e suggestivo.


CHI E' MARCO MARTALAR?
Il Leone Alato di Tarzo non è la prima opera di questo genere nata dalle mani dell'artista Marco Martalar. Nel 2020, a Mezzaselva di Roana sull’Altopiano dei Sette Comuni, dove vive, Marco ha creato un Leone Alato con 1500 pezzi di arbusti e alberi abbattuti da Vaia, diventato il Leone Alato più grande del mondo, alto tre metri e lungo 4,5. Subito dopo l'artista ottiene un successo incredibile grazie al Drago di Vaia, a Lavarone, "un’opera maestosa, simbolo di resilienza e di coraggio". Seguono poi la Lupa del Lagorai inaugurata nel 2022, l'Aquila Vaia, inaugurata nel 2023, il Grifone vai del Tesino, inaugurato nel 2024, e il nuovissimo Drago Vaia Regeneration, inaugurato nel 2024. Nello stesso anno è stato inaugurato anche l’Orso dell’Altopiano di Pradel. Infine, tra le opere più recenti, anche il suggestivo Radicosauro delle Plaze, in Val di Non, che emerge dal Lago di Santa Giustina come una creatura fantastica.

CONSIGLI dei WORLD MAPPERS per VEDERE il LEONE ALATO di Martalar a TARZO
Sii rispettoso del territorio parcheggiando nelle aree consentite e non creando problemi per i residenti.
Abbiate rispetto del territorio e dell’opera: seguite sempre il sentiero.
In una giornata di bel tempo, è possibile fermarsi a godere del panorama sulle colline e sui Laghi di Revine.
Nella zona è possibile fare passeggiate, pic-nic o, in estate, attività come kayak o canoe sui Laghi di Revine.
Vicino al Leone Alato puoi visitare Cison di Valmarino, uno dei borghi più belli d'Italia e e Valdobbiadene per una degustazione di Prosecco, oppure esplorare le colline del prosecco patrimonio UNESCO.
Ti conviene approfittare subito della possibilità di vedere questa nuova opera d’arte, perché essendo in legno non trattato, il Leone Alato cambierà nel tempo, con il passare delle stagioni, fino a decomporsi, seguendo la filosofia di tutta la Land Art di Martalar.


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